Recensione: Samuel Beckett, Romanzi, teatro e televisione

Recensione Samuel Beckett Romanzi teatro televisione

Chi si avvicinasse a Beckett per la prima volta potrebbe allontanarsi subito spaventato dal poderoso Meridiano Mondadori (2023). Invece, uno dei paradossi di questo scrittore unico e irripetibile è di non essere minimamente intellettuale e di riuscire – nella cancellazione di trame tradizionali e nella riduzione all’osso del comunicabile – a dire tutto l’essenziale con un pathos, una disperazione, una radicalità estreme che per loro intima natura, inevitabilmente, spesso, invadono il terreno del comico. Leggerlo è un’esperienza dello spirito, più che della mente. Vi propongo la recensione del libro andata in onda nella mia rubrica su Radio Padova.

Recensione: La vita di chi resta

Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta

È cosa assai preziosa ascoltare chi ha vissuto la burrasca e ce la racconta. Recensione a cura di Lamberto Santuccio di “La vita di chi resta” di Matteo B. Bianchi, un intimo resoconto attorno al suicidio del proprio compagno. Con una sincerità disarmante, l’autore racconta la sua storia con S., dall’innamoramento alla nascita delle prime incomprensioni fino al gesto fatale. Nasce così un pensiero magico imprescindibile e di indescrivibile potenza, scritto dopo la depressurizzazione di vent’anni ma ancora aggrappato alle radici della carne.

Recensione: Charles Dickens, David Copperfield

Dickens, David Copperfield, Oscar Classici

Charles Dickens è uno dei pochi scrittori che sanno descrivere le emozioni dell’infanzia e la sorpresa, la magia e il terrore del mondo quali li vedono gli occhi di un bambino. Anna Da Re legge e propone la recensione di una rilettura di David Copperfield.

Recensione: Michelle Zauner, Crying in H mart

Recensione: Michelle Zauner, Crying in H mart

L’arte della madeleine proustiana prevede grossomodo di partire dal gusto e di far detonare tutti i ricordi a questo collegati, in un gioco da prestidigitazione impiantato sulla sinestesia. Recensione del libro “Crying in H-Mart”, dove la scrittrice statunitense di origini coreane Michelle Zauner si immerge nel rapporto tumultuoso e poliforme con la madre, dopo la sofferta scomparsa di quest’ultima. Tutto lungo le fragranze di noodles e kimchi, alla scoperta del difficilissimo ruolo di genitori e figli e del compito di prendersi cura dell’altra. L’articolo è di Lamberto Santuccio.

Recensione: Jonathan Bazzi, Corpi minori

Jonathan Bazzi, Corpi Minori, Mondadori

La recensione di “Corpi minori”, romanzo di Jonathan Bazzi, ci porta a contatto con il ritratto di un’intera generazione. Figlio di periferia, fuoricorso, confuso e forse confondibile, sgraziato nello slalom fra relazioni e affitti, assunzioni e ripensamenti, la voce narrante attraversa una Milano descritta a mo’ di monopoli cercando di tenere assieme tutti i pezzi. Soprattutto di fronte all’amore e all’ipotetica sua incapacità di amare. Uno scritto a singhiozzo su un individuo che sgobba nel capire le proprie coordinate nel mondo e i rapporti fra sé stesso e gli importanti altri.

Recensione: Douglas Stuart, Il giovane Mungo

Douglas Stuart, Il giovane Mungo, Mondadori, 2022

Rinchiusi nella Dublino violenta, machista e che puzza di alcol e sangue dell’era post-Thatcher, essere giovani richiede una dose di tenerezza inaudita. Recensione del libro “Il giovane Mungo” (Mondadori, 2022), nuova strabiliante prova del talento di Douglas Stuart dove due adolescenti alle porte della vita degli adulti, separati a forza dalle fazioni e dagli scontri mortiferi della città irlandese, trovano rifugio ognuno nelle braccia dell’altro. Tra omofobia atavica e sanguinose scene di orrore, un romanzo di formazione indorato dalla pura grazia della narrazione.