Recensione: Tove Ditlevsen, Infanzia, Gioventù, Dipendenza
Nella sua “Trilogia di Copenaghen”, edita da Fazi Editore, la talentosa danese Tove Ditlevsen, con una freschezza sorprendente, come fosse in uno stato di autoipnosi, passa in rassegna la propria vita in tre libri sfavillanti, intensi ed eleganti (Infanzia, Gioventù, Dipendenza), anticipando di molti anni l’autofiction. La recensione dei tre libri è di Dennis Canal.
Recensione: Shehan Karunatilaka, Le sette lune di Maali Almeida
“Le sette lune di Maali Almeida” di Shehan Karunatilaka (Fazi, traduzione di Silvia Castoldi) sta avendo una notorietà internazionale grazie al Booker Prize 2022. È la storia raccontata da un uomo defunto, un fotografo, gay clandestino che si trova, nell’aldilà, a chiedere conto all’autorità burocratica – che lo accoglie in una specie di “ufficio visti” celestiale – della sua morte: non ha idea di chi lo abbia ucciso e poter guardare in una sorta di flashback i sicari che lo hanno massacrato facendolo a pezzi con una mannaia e scaricandolo in un lago a imputridire non lo aiuta a chiarire il perché. Siamo nello Sri Lanka, ex Ceylon, l’isola al largo della costa meridionale del subcontinente indiano, detta “la lacrima dell’India”. La recensione del libro è di Dennis Canal.