Recensione: Jonathan Bazzi, Corpi minori
La recensione di “Corpi minori”, romanzo di Jonathan Bazzi, ci porta a contatto con il ritratto di un’intera generazione. Figlio di periferia, fuoricorso, confuso e forse confondibile, sgraziato nello slalom fra relazioni e affitti, assunzioni e ripensamenti, la voce narrante attraversa una Milano descritta a mo’ di monopoli cercando di tenere assieme tutti i pezzi. Soprattutto di fronte all’amore e all’ipotetica sua incapacità di amare. Uno scritto a singhiozzo su un individuo che sgobba nel capire le proprie coordinate nel mondo e i rapporti fra sé stesso e gli importanti altri.