Reincarnarsi ad ogni cambio di secolo, inseguire perennemente l’amata e ritrovarsi addirittura pulce dentro un campo di concentramento – senza mai sfuggire alla tipica madre ebrea. Lamberto Santuccio propone la recensione del libro “Anime” dello scrittore israeliano Roy Chen, un’avventura unica nel suo genere e scoppiettante dove né i personaggi, né lo stile e nemmeno noi lettori riusciamo mai ad assumere un’unica forma. Nella piena tradizione del romanzo europeo che va da Cervantes a Milan Kundera, queste pagine sono l’accesso al cuore pulsante della strabiliante arte del racconto scritto.