Recensione: Emmanuel Carrère, Yoga
Yoga di Emmanuel Carrère è un’opera che sfida le convenzioni della narrativa autobiografica, intrecciando la ricerca della serenità con il racconto della malattia mentale. Iniziato come un libro “arguto e accattivante” sullo yoga e il tai chi, a metà percorso il testo subisce una metamorfosi, quando Carrère descrive una crisi psichica che lo conduce al ricovero in una clinica e a una diagnosi di disturbo bipolare. Questo cambiamento improvviso trasforma il libro in una testimonianza potente e personale della fragilità umana. La recensione del libro è di Raffaele Cataldo, anche lui ora tra i libri di Carlo (e non solo).
Recensione: Rachel Aviv, Stranieri a noi stessi
“Stranieri a noi stessi” (trad. di Claudia Durastanti), pubblicato da Iperborea (2024) è un resoconto rivelatore sulla malattia mentale e su come culture e società diverse la interpretano. Per il suo primo libro, la scrittrice del New Yorker Rachel Aviv indaga la propria vita e quella degli altri per suggerire come le diagnosi psichiatriche e le narrazioni di stati limite possano siano aiutare che danneggiare. La recensione del libro è a cura di Carlo Albarello ed è stata presentata su Radio Padova.