Recensione: James Hynes, Il passero
La vita di un ragazzo in un bordello del tardo impero romano è al centro del romanzo storico di James Hynes, “Il passero” (Guanda, 2023).
Le esperienze del piccolo schiavo orfano sono descritte vividamente in un racconto a tratti brutale, nel quale due schiave, costrette alla prostituzione, diventano le sue madri.
La voce narrante si fa chiamare Passero, il nome più bello tra i vari gnomignoli ingiuriosi, che gli vengono affibbiati da padroni e clienti. In questo nome è racchiuso simbolicamente il suo modo per sopravvivere, per fuggire in un un mondo immaginario, al di sopra dei confini della sua travagliata esistenza. Vi propongo, in questi ultimi giorni del 2023, la recensione di questo libro brutale e meraviglioso.
Recensione: Alessandra Selmi, Al di qua dal fiume
“Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi (Nord, 2022) è la storia del primo villaggio industriale in Italia, Crespi, subito dopo l’Unità d’Italia. Un sogno diventato una grande realtà, a cavallo tra mondo contadino e mondo industriale, un sito all’avanguardia, e a misura d’uomo. Consapevole istintivamente dell’importanza dei servizi come diritto dei lavoratori, Silvio Crespi ha fatto suo il dovere sciale di garantire un futuro agli uomini e alle donne del suo cotonificio, mettendo davanti a tutto il loro benessere. La recensione del libro è di Anna Da Re.